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Campania insolita: guida per i viaggiatori curiosi

La Campania è la regione che ti offre una vasta gamma di paesaggi, patrimonio culturale e attrazioni turistiche. Molti di questi luoghi sono spesso poco conosciuti sia dai turisti ma anche dagli stessi campani. Se sei alla ricerca di un’esperienza di viaggio diversa dal solito, lontano dai soliti giri turistici e dai percorsi più battuti, la Campania ha molto da offrire.

Ti faremo scoprire posti suggestivi e insoliti della regione, che ti lasceranno senza parole!

Per avere qualche consiglio su cosa vedere, per eventi, attività ed esperienze nei luoghi insoliti della Campania scarica l’app! 

Giardini di Villa d’Ayala

Villa d’Ayala a Valva (Salerno) è uno dei tesori nascosti della Campania, con i suoi splendidi diciassette ettari di giardini del XVIII secolo. Tra aceri, castagni, lecci, fiori, statue e fontane, spicca un magnifico castello che dona un’atmosfera incantata al luogo. Uno dei punti salienti del parco è un insolito “anfiteatro vegetale” del XIX secolo, noto anche come “teatro vivente” o “teatro della morte“, formato da gradinate concentriche adornate da basse spalliere, alle quali appoggiano decine di busti di eroi e eroine che fungono da spettatori. Il parco è arricchito da statue, fontane, stagni, piccoli edifici e diverse grotte, tra cui la più famosa è nota come il “covo dei mostri” per le sue statue terrificanti. Non perdere l’opportunità di scoprire questo luogo incantato. 

Info e orari in app

Il Teatro alla Reggia dei Borboni

Itinerario dei 6 luoghi più insoliti della Campania

Foto sito Reggia di Caserta

Il Teatro di Corte è una delle principali attrazioni della Reggia di Caserta, situato nel braccio ovest del complesso. Costruito ispirandosi al celebre Teatro San Carlo di Napoli, il Teatro di Corte è stato uno dei primi teatri a introdurre la forma a “ferro di cavallo”, che poi è diventata la caratteristica distintiva del Teatro all’Italiana. Il teatro dispone di quarantadue palchetti distribuiti su cinque ordini, decorati con figure di putti e festoni, ognuno unico nel suo genere. Un’ulteriore caratteristica unica del teatro è il palcoscenico, che ha un fondale apribile per poter utilizzare il parco reale come sfondo, grazie all’utilizzo di un portale rimovibile creato da Collecini. Una curiosità interessante riguarda la rappresentazione de “La Didone abbandonata” nel 1772, durante la quale il grande portone di fondo venne aperto per rendere più realistico l’incendio di Cartagine, causando panico tra gli spettatori che si allontanarono impauriti dal teatro.

La grotta di San Michele

Itinerario dei 6 luoghi più insoliti della Campania
Il Santuario di San Michele Arcangelo è uno dei complessi rupestri paleocristiani più affascinanti d’Italia, situato a 650 metri di altezza in un paesaggio mozzafiato immerso nel verde. Il santuario è composto da cinque cappelle risalenti al VIII-IX secolo, costruite all’interno di una profonda cavità che si estende per 900 metri. Dopo aver salito una lunga scala, si arriva di fronte alla cappella di San Michele, splendidamente decorata con affreschi. A destra, un sentiero conduce al cuore della montagna, dove si trovano altri quattro piccoli edifici. L’ultima cappella, completamente avvolta dall’oscurità, costituiva la meta principale del pellegrinaggio e disponeva di una finestra che fungeva da confessionale. Il Santuario di San Michele Arcangelo è uno dei luoghi più insoliti e suggestivi della Campania e merita sicuramente una visita.

L’Antro della Sibilla nel Parco Archeologico di Cuma

Itinerario dei 6 luoghi più insoliti della Campania
L’Antro della Sibilla è un’antica struttura greca situata nel Parco Archeologico di Cuma, vicino a Pozzuoli. La galleria lunga 131 metri risale al VI secolo a.C. e presenta sei cunicoli laterali, culminando in fondo con una stanza rettangolare con tre cisterne. Secondo la leggenda, la Sibilla Cumana percorreva questa galleria per raggiungere le cisterne d’acqua in cui era presente il dio Apollo, situato nel tempio al di sopra dell’antro. Posseduta dal dio, la sibilla scriveva i Libri Sibillini, che contenevano profezie sulla storia del mondo. Nel passato, l’antro venne utilizzato come cisterna e fu vietato il culto da Tarquinio il Superbo, l’ultimo re di Roma. Successivamente, i cristiani lo utilizzarono come necropoli, ma abbandonarono il luogo definitivamente quando si dice che i cadaveri sepolti resuscitassero e tornassero in vita. L’Antro della Sibilla è un luogo ricco di leggende e storia, che merita sicuramente una visita per scoprire i suoi segreti.

Le orme del diavolo

Itinerario dei 6 luoghi più insoliti della Campania

Foto di Wikipedia

Secondo un’antica leggenda, le Ciampate del Diavolo, ovvero le impronte sulla lava visibili lungo un’antica strada mulattiera che conduceva al mulino del paese, sarebbero state lasciate dal demonio. Tuttavia, nel 2003, grazie ai contributi di due giovani studiosi locali e del professor Paolo Mietti dell’Università di Padova, è stato scoperto che si tratta in realtà di una pista di impronte umane tra le più antiche mai ritrovate in Europa, appartenenti alla specie Homo heidelbergensis. Le orme, dunque, sono state lasciate da ominidi e non da creature sovrannaturali. Tuttavia, il fascino delle Ciampate del Diavolo rimane intatto e resta uno dei luoghi insoliti della Campania più interessanti e suggestivi.

La Certosa di Padula

La mia campania domenica gratis al museo Certosa di San Lorenzo Padula

Il nome Padula deriva dalla parola “palude” in quanto il luogo era in passato un ambiente paludoso. Si racconta che i primi abitanti del luogo, fuggitivi giunti sul colle, provenissero dalla palude. Nonostante le condizioni malsane, si trovava nei pressi del battistero di San Giovanni una sorgente di acqua purissima, dove si officiava il culto di Leucotea, la dea bianca, prima dell’avvento del cristianesimo. Oggi, queste acque sacre sono utilizzate per il rito del battesimo.

La Certosa di Padula, dedicata a San Lorenzo, è la più grande certosa d’Italia e una delle più estese d’Europa. È stata dichiarata patrimonio dell’Unesco per i suoi 3 chiostri, un giardino, un cortile e una chiesa. Dal chiostro grande si accede alla biblioteca attraverso una scala elicoidale in pietra che ricorda la forma del DNA. Nel refettorio, si trova un piccolo chiostro personale con la scena di “Esculapio che nutre il serpente“, un riferimento alla figura misteriosa di Esculapio, associata all’immortalità e ai serpenti. Anche la figura femminile coronata sulla facciata, con il ciondolo raffigurante l’Uroboro, il simbolo del serpente che si morde la coda, e la figura del frate che tiene tra le mani un oggetto inspiegabile, rappresentano riferimenti ad Esculapio. La Certosa di Padula è un luogo suggestivo e misterioso, dove sacro e profano si incontrano, e rappresenta certamente una tappa imperdibile per chi è alla ricerca dei luoghi insoliti della Campania.

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